Informazioni sul Museo e VISITE


Qui potete trovare alcune informazioni sul Museo della Radio "padre Ruggero"

ISCRIZIONI

E' possibile iscriversi all'Associazione AMSER versando la quota annuale di 20€ (per i nuovi iscritti). Per farlo basta recarsi alla sede dell'Associazione in via Gelain a Marghera, il venerdì sera dopo le 21:00 o, a breve, tramite bonifico bancario (estremi su questa pagina).

VISITE

Il Museo è aperto alle scolaresche che vogliono visitarlo.

Per informazioni su giorni ed orari contattare il sig. Aldo Agnoletto all'indirizzo aldoagnoletto@alice.it
(o il sottoscritto, Gianpietro Favaro, gianpif@gmail.com)

Il Museo della Radio "padre Ruggero" è un luogo unico, dove sono raccolti pregiati apparecchi d'epoca e dove è ancora possibile trovare esperti appassionati di scienze e tecnologie in genere, con i quali scambiare idee, opinioni ed avere consigli.
È nostra intenzione mettere a disposizione la competenza che ci arriva dalla passione e dalle nostre professioni.

 Venite a trovarci!

Siamo a Marghera (Venezia) in via Gelain 7: CLICK QUI per la mappa
 GPS
 45.478651N,12.226204E

Il Museo offre la possibilità di assistere a divertenti esperimenti di fisica

PRESENTAZIONE DEL MUSEO

Qui di seguito potete trovare la presentazione del Museo che abbiamo preparato in occasione dell'incontro con il LIONS-CLUB di Marghera (VE).



Breve storia della scuola di padre Egidio

Negli anni '40, nel pieno della guerra e tra mille difficoltà, sorse a Marghera la scuola di padre Egidio Gelain, della comunità dei frati francescani del convento di S. Antonio.
L'intento della scuola, nella visione di padre Egidio, era quello di dare un'opportunità di lavoro ai giovani che in anni difficili non riescono a collocarsi nel mondo del lavoro.
Sebbene padre Egidio non riesca ad ottenere un riconoscimento pubblico formale, per tutti gli anni '50 e '60, ogni anno si iscrivono alla sua scuola decine e decine di studenti, consapevoli che i migliori tra loro sarebbero stati sicuramente assunti nei nuovi impianti di Porto Marghera. Il riconoscimento avviene perciò direttamente tra il mondo imprenditoriale locale ed il "frate di Marghera", poiché risulta chiaro che il servizio didattico offerto da padre Egidio è di altissimo livello.
Purtroppo a metà degli anni '70 padre Egidio muore, lasciando l'eredità della sua scuola ad un altro giovane frate, allora trentenne: padre Ruggero Nuvola.
Padre Ruggero si dimostra subito perfettamente all'altezza del compito che si trova a dover sostenere.
Le sue lezioni di elettrotecnica, radiotecnica e televisione sono appassionanti, divertenti e coinvolgenti. Riesce a catturare l'interesse non solo di giovani hanno l'esigenza di qualificarsi o riqualificarsi, ma anche di studenti delle scuole pubbliche (istituti tecnici e licei di Mestre) che, evidentemente, percepiscono il valore dell'integrazione culturale che viene offerta.
Nel 1984, a soli 44 anni, padre Ruggero ci lascia ma lascia a sua volta un'importante eredità: la passione per la condivisione della conoscenza. Il messaggio viene colto anche dai confratelli del convento di S. Antonio che si prodigano per agevolare la continuità dell'opera formativa.
Fino alla metà degli anni '90 la scuola continua ad operare ma i prodromi della crisi industriale cominciano a farsi sentire e, lentamente, i presupposti per cui la scuola era stata fondata vengono a mancare.
A metà degli anni '90, uno sparuto gruppo di ex-allievi, incoraggiati dai vertici francescani, decidono di occuparsi della gestione del patrimonio che padre Egidio e padre Ruggero hanno raccolto in cinquant'anni di attività e istituiscono il Museo dedicato a padre Ruggero negli ambienti della scuola di padre Egidio, in quello che fu il salone della consegna dei diplomi.
Oggi, assieme agli astrofili di Mestre del Circolo "Guido Ruggieri", gli ex-allievi gestiscono e mantengono efficiente anche il Planetario che, dal 1984, anno della sua costruzione realizzata in completa autonomia, ha visto passare più di diecimila visitatori.

Il Museo, che non è un luogo di semplice collezione, è visitato continuamente dagli allievi di scuole elementari, medie e superiori a cui viene offerta l'opportunità di assistere agli esperimenti di fisica ed elettrotecnica ed al Planetario.
Il nostro intento è quello di dare la possibilità ai visitatori non solo di "vedere" gli oggetti ma anche di apprezzarne il funzionamento e di conservare la conoscenza depositata in essi.
Il gruppo ora conta più di trenta persone che si preoccupano giornalmente di mantenere viva una struttura che è ricchezza e memoria storica del percorso tecnico-culturale che va dagli anni '40 fino ai giorni nostri.

Primo corso di Elettrotecnica (1942) - sulla sinistra padre Egidio Gelain

Aula-refettorio (1948)
Corso di Elettrotecnica (1967) - padre Egidio al centro

Esperimenti di fisica: il trasformatore di Tesla nel 1967 con padre Egidio
... e lo stesso trasformatore, oggi nel 2014, perfettamente funzionante


La nostra collezione di Fonografi e Grammofoni - funzionanti

Macchina elettrostatica di Whimshurst perfettamente efficiente

Il nostro Planetario autocostruito e visitabile


1 commento:

  1. Sono Ettore, uno studente di quinta elementare di Malcontenta.
    Questa è stata la gita più bella della mia vita!!!!
    Grazie!

    RispondiElimina

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